THE CONSTITUTION- DUE INSOLITE STORIE D’AMORE

“The constitution-due insolite storie d’amore ” è un film del 2016 del regista croato Rajko Grlic, vincitore del 40° Festival des Films du Monde di Montréal.

la vicenda è ambientata a Zagabria ed offre uno spaccato dell’attuale situazione geo-politica della Croazia , tutt’oggi vivaio di tensioni irrisolte  di matrice principalmente etnica.

La storia ha tre protagonisti:

VJEKO professore gay che vive col padre invalido  e allettato , ex ufficiale fascita croato

MAYA infermiera, moglie di Ante

ANTE poliziotto di origine serba, marito di Maya.

I tre vivono nello stesso condominio: Vjeko in un attico, Maya ed Ante in un appartamento nel seminterrato. Diverse sono quindi le classi sociali di appartenenza, diversi gli ideali, come abbiamo modo di apprendere nel corso della pellicola.

Di notte, Vjeko  sveste i panni del professore conservatore e reazionario e indossa quelli di Catherine, il suo alter ego , e gira per le strade di Zagabria in memoria di  Boris , violoncellista e amore della sua vita morto appena un anno prima.

In uno dei suoi vagabondaggi notturni, Vjeko,o meglio , Catharine, intercettata da una gang di giovani nazionalisti viene apostrofato come “checca” e  pestato a sangue per via della   sua sessualità ambigua. In ospedale incontra Maya, sua vicina, che accetta di prestargli cure anche a domicilio. Maya chiede, in cambio dei suoi servigi, che il professore aiuti suo marito Ante nello studio della costituzione. Ante, infatti, poliziotto di origine serba, dovrà affrontare a breve un esame che ha ad oggetto proprio la costituzione croata, una misura messa in atto evidentemente per operare una “scrematura” della componente serba  nelle forze dell’ordine croate…

https://www.youtube.com/watch?v=skMglb82PwQ

 

RIFLESSIONI

E’ un film che fa riflettere. Innanzitutto è facile intuire come il regista abbia voluto porre l’accento sul fatto che l’odio sia spesso  frutto di pregiudizi. Einstein era solito dire che è più semplice distruggere un atomo piuttosto che un pregiudizio. Grilc si concentra sull’analisi del microcosmo croato, sulle sue contraddizioni interne, sull’intolleranza che_a distanza di anni ormai_ regna ancora sovrana, sugli odi razziali ed etnici che ad oggi non consentono la nascita di quel sentimento popolare che di solito accomuna persone residenti nella stessa nazione, benché le differenze culturali possano esistere e farsi sentire anche all’interno di uno stesso stato. A ben vedere però, questa riflessione è quanto mai attuale e può essere estesa oltre i confini  della “iugosfera”, all’Europa intera. Pare infatti che i semi dell’odio e dell’intollerenza stiano attecchendo un pò ovunque , anche nei paesi che vantano una tradizione democratica più antica e consolidata…

Ma Grilc, in fondo in fondo, non ha perso la fiducia negli uomini che “sanno essere meravigliosi” come fa dire allo stesso Vjeko. Mai perdere le speranze!!!

e per oggi è tutto

baci e alla prossima