L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA VS L’AMORE AI TEMPI DELLA CRISI

Capita a tutti, almeno una volta nella vita, di porsi una domanda e di non riuscire a trovare una risposta che soddisfi a pieno il suo interrogativo. Interrogativo che, talvolta, assume le sembianze di un tarlo, di un tormento.

CHISSA’ SE L’AMO?

Alzi la mano chi non è mai stato assalito dal dubbio di trovarsi o meno nello stato di innamorato e non di innamoramento o invaghimento. Insomma, chiunque , almeno una volta nella vita , nel più intimo dei suoi pensieri si sarà chiesto “lo/la amo davvero?”, il più delle volte senza riuscire a venirne a capo. Italo Svevo al riguardo scriveva : “Chissà se l’amo? E’ un dubbio che m’accompagnò per tutta la vita e oggidì posso pensare che l’amore accompagnato da tanto dubbio sia il vero amore”. Da un recente studio scientifico pare sia emerso che l’amore, quello in grado di produrre certe reazioni chimiche (evidentemente rilevabili scientificamente) durerebbe diciotto mesi. Tra voi e voi starete pensando : “ma come è possibile? Conosco gente che sta insieme da una vita”. Certo signori miei, li conosco anch’io, come credo li conoscano anche i mirabili scienziati che hanno condotto lo studio e che sostengono, che allo scattare del diciottesimo mese, all’amore subentrerebbero l’affetto e l’abitudine. Affetto ed abitudine che starebbe a noi coltivare, ovviamente.

Aldilà di quelli che possono essere i risultati dei più o meno autorevoli studi scientifici, aldilà delle mille e più definizioni di amore dei biglietti dei baci perugina, sono giunta alla conclusione che l’amore sia un qualcosa che vada ben oltre lo scibile umano, un qualcosa che rifugge categorie, classificazioni e definizioni.

l’amore ai tempi del colera

A tal proposito, rispolverando un romanzo che non ho apprezzato in gioventù, “l’amore ai tempi del colera” del premio nobel per la letteratura Gabriel Garcia Marquez, ho avuto modo di consolidare le mie convinzioni a riguardo : l’amore ha mille e più facce e dipende da mille e più variabili. Tre i personaggi principali, la bella e altera Fermina Daza, l’affascinante e charmant dottor Juvenal Urbino e il malinconico, riservato e, perché no, un po’ sfigato, ma tenace Florentino Ariza. Fermina e Florentino intrattengono una relazione epistolare in tenera età a suon di poesie e sviolinate, ma il padre di lei, un trafficante di mule arricchitosi attraverso traffici loschi, venutone a conoscenza, non approva ,data la condizione sociale del ragazzo, modesto telegrafista e frutto di un amore illegittimo tra una bottegaia ed un uomo sposato. Decide a tal proposito di intraprendere un viaggio con la figlia per allontanarla dal suo amore giovanile, ma nonostante ciò, i due ragazzi continueranno a mantenersi in contatto. Al ritorno in città, però, Fermina , incontrando il suo Florentino si rende conto di essersi sbagliata riguardo ai suoi sentimenti e decide di porre fine alla  relazione. Qui inizieranno i patimenti del povero Florentino che si protrarranno per 51 anni, 9 mesi e 4 giorni. 51 anni, 9 mesi e 4 giorni, durante i quali Florentino non smetterà per un attimo di pensare alla sua amata, nonostante le 691 amanti annotate sul suo taccuino al fine di  “non perdere l’allenamento” e durante i quali darà luogo alla sua scalata sociale. 51 anni, 9 mesi e 4 giorni durante i quali Fermina Daza vivrà il suo matrimonio accanto al dottor Juvenal Urbino, sposato più per evitare la gogna di essere apostrofata con l’appellativo di zitella che per amore; durante i quali darà alla luce due figli; durante i quali riuscirà a farsi accettare ed apprezzare nell’ ambiente aristocratico del marito; durante i quali riuscirà a costruire faticosamente un’armonia ed una stabilità di coppia che assumeranno le sembianze dell’amore nonostante un tradimento da parte del consorte; durante i quali nel pensare occasionalmente al suo amore giovanile non proverà altro che sensi di colpa per aver spezzato il cuore del suo pretendente. 51 anni, 9 mesi e 4 giorni durante i quali il dottor Juvenal Urbino, consoliderà la sua immagine di persona altolocata, amante della cultura, filantropa; durante i quali avrà modo di capire che sua moglie è il suo pilastro, soprattutto a seguito del tradimento non solo ai danni dell’amata , ma anche della sua radicata morale cristiana. L’amore, filo logico e conduttore del romanzo, assume , nell’arco temporale di mezzo secolo, più volti:
_ è l’AMORE DELLA VITA quello di Florentino nei riguardi di Fermina, un amore che non conosce condizioni, ostacoli o limiti temporali. Questo amore resiste anche al matrimonio di Fermina con il dottor Urbino e trova il coraggio di essere e persistere nella speranza che prima o poi Fermina conosca lo stato di vedovanza
_ è l’AMORE DELLA MATURITA’ quello che consolidano a poco a poco, passo dopo passo , anno dopo anno, i coniugi Urbino. Un amore che con conosce le farfalle nello stomaco o il batticuore , ma sa di casa, famiglia e sicurezza
_è l’AMORE DELLA GIOVENTU’ quello che condividono Florentino e Fermina. Un amore spesso fatto di illusioni e sogni che non sempre ha la forza di sopravvivere negli anni, come accade, nello specifico al sentimento di Fermina. Ma lo è anche l’amore che i due ritrovano nel lieto fine del libro nonostante l’età avanzata e la consapevolezza che non rimane loro molto da vivere. E’ l’amore dell’incoscienza quando si ha scarsa percezione della realtà (da giovanissimi) e nulla più da perdere (durante la terza età).
_è ANCHE L’AMORE PER LE AMANTI svariate che Florentino accumulerà nel corso degli anni, in attesa che il suo amore per Fermina possa trovar spazio . Amanti alle quali donerà parte del suo essere, con le quali condividerà momenti belli e brutti
Il titolo recita “l’amore ai tempi del colera”, con riferimento alla malattia presente a livello endemico sulle coste caraibiche della Colombia che fanno da magnifico sfondo al romanzo, tra fine 800 e inizi 900. Il riferimento però, è anche agli stati febbrili che provoca nell’innamorato l’amore, con sintomi molto simili a quelli provocati dal colera, appunto. Oggi potremmo parlare di “amore ai tempi della crisi”. Come dicevo più su, l’amore non è immutabile. Varia con gli anni, con le stagioni della vita; varia di persona in persona; varia di intensità e forma. Di certo però, l’amore è anche frutto dei tempi e la particolare congiuntura economica di questi anni, con il conseguente stato di insicurezza generale e sfiducia verso il futuro ha contribuito a rendere i rapporti più precari, a privare di sogni e illusioni tutti coloro che si approcciano a questo sentimento. Ma in questo ci torna utile l’esempio di Florentino Ariza e della sua tenacia che alla fine gli valgono l’ambito premio, il riscatto per le pene e le angosce di una vita trascorsa ad inseguire il suo sogno d’amore. Sta a noi giustamente capire quando è il caso di impegnarci e pazientare tanto.
E per oggi questo è quanto
E voi cosa ne pensate?
A lots of kisses

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